Il momento migliore per indebitarti per comprare casa è adesso.

Una delle argomentazioni preferite (nonché anche quella più temuta) da parte di chi si avvicina alla ricerca della casa in cui andrà a vivere è… il Prezzo.

Ok, tutto bellissimo, ma quanto costa?

Prezzo?

Prezzo al metro quadro?

È l’informazione più ricercata, quella all’apice della curiosità, quella che può portare un prodotto, in questo caso una casa, dall’essere la preferita in assoluto, desiderata e sognata, ad essere scartata per non essere ripescata mai più.

Da un lato è totalmente condivisibile: si tratta di un acquisto importante, probabilmente il più importante di un’intera vita. Dall’altro lato, invece, semplicemente non ha senso dare a questo fattore più importanza di quanta ne meriti.

Seguimi.

Se la domanda più frequente riguarda il prezzo, la riflessione che dobbiamo fare insieme oggi è questa: il motivo di questo interessamento è probabilmente dovuto alla paura di non riuscire ad affrontare un investimento così importante come quello che l’acquisto di una casa richiede.

Allora il prezzo diventa l’elemento discriminante: diventa più importante della zona in cui vivrai per decenni, diventa più importante delle caratteristiche dell’appartamento (classe energetica, bontà dei materiali utilizzati, presenza di comfort e così via), della possibilità di personalizzazione, della tua comodità nel muoverti da una parte all’altra della città.

Diventa più importante di tutto.

Probabilmente ti è capitato: hai un lavoro, il tuo rapporto di coppia è stabile abbastanza e c’è un clima di approssimativa serenità e sicurezza intorno a te.

È il momento! Possiamo cominciare a pensare di considerare l’idea di valutare l’acquisto di una casa!

È un processo che ci hanno insegnato essere così lungo, così pieno di ostacoli, che anche il solo pensiero ti mette paura.

E dire “Sto cercando casa” ti mette una certa pressione addosso. Allora cerchi di velarlo.

Ma è fatta! Hai appena fatto il primo passo, e sei ufficialmente alla ricerca di una casa!

La situazione economica, a questo punto, è più o meno questa:

  • Hai messo da parte una certa somma di denaro, tipicamente dai 20 ai 50 mila Euro
  • Il resto che occorre per l’acquisto della tua casa dei sogni verrà coperto in due modi:
  • 1
    Mutuo;
  • 2
    Sostegno economico da parte dei genitori.

Se l’ipotesi del sostegno economico in famiglia non è fattibile, resta solamente il mutuo. E qui subentra il panico di molte coppie. E quindi ancora:

Quanto costa?

Qual è il prezzo al metro quadro?

Ma è un panico infondato.

Vieni con me e smontiamo le ragioni principali che ti portano ad avere paura di questo investimento.

1° Ostacolo – La paura del mutuo

In genere si pensa di non poter accendere un mutuo per diverse ragioni, generalmente perché:

  • Hai un contratto a tempo determinato
  • Sei un precario
  • Non riesci ora ad addossarti un’altra spesa così grande

Tuttavia, quello che molti non sanno è che nel 2007 la legge Bersani sui mutui (legge 40/2007) ha introdotto una serie di novità: il mutuo effettuato per l’acquisto della prima casa è stato fortemente agevolato sotto moltissimi punti di vista, incluse le possibilità di ottenerlo e lo stesso costo del denaro che avrai in prestito. Inoltre:

  • Quando richiederai il mutuo per la tua prima casa, avrai la possibilità di interromperlo quando vuoi per iniziarne un altro che reputi più conveniente, anche se erogato da una banca diversa, e soprattutto senza alcuna spesa! La nuova banca subentrerà nel rapporto esistente in tutto e per tutto, con i suoi tassi d’interesse (minori, si presuppone) con il suo dilazionamento (più comodo, si presuppone) e con le sue rate. Tutto ciò prende il nome di “surrogazione” o “portabilità” del mutuo. La prima banca non può fare nulla: non potrà applicare penali, né tantomeno bloccare questa attività; ogni patto, ogni clausola, qualunque attività in questo senso sarà nulla.
  • Se il mutuo prevede un’ipoteca, l’altra banca subentrerà e nelle garanzie personali concesse dal cliente alla prima banca: non serve allora cancellare la prima ipoteca e iscriverne una nuova. Ulteriore taglio dei costi.
  • La cancellazione dell’ipoteca nel caso di estinzione totale del mutuo è stata semplificata: non serve più l’intervento del notaio, né sono previste spese accessorie.

2° Ostacolo – La paura di indebitarti adesso: “aspettiamo ancora un po’”

Quanto durerà il cantiere in cui c’è la casa candidata all’acquisto? Quando avverrà la consegna?

Molte coppie, sopraffatte dalla paura di affrontare un mutuo elevato, sperano che la fine dei lavori avvenga il più tardi possibile.

Sperano che questo succeda per avere più tempo per mettere da parte una somma più consistente di denaro in modo da affrontare con più serenità la fase del mutuo: richiederanno una somma inferiore, riducendo così l’importo della rata o la durata totale.

Qui c’è da fare una premessa.

Un cantiere non può protrarsi oltre un certo lasso di tempo, per diverse ragioni: organizzazione interna, ottimizzazione dei costi dell’impresa, coordinamento delle diverse figure professionali che collaborano alla realizzazione degli appartamenti, e così via.

Dovendo indicare una durata-tipo, in genere un cantiere non dovrebbe protrarsi oltre i 30 mesi.

Ma torniamo a noi. Cosa può accadere, in una situazione del genere?

I risvolti non sono dei più rosei: in genere la coppia scarta i cantieri “veloci” per mettersi alla ricerca di altre soluzioni, altri cantieri di durata maggiore.

Capita però che incappino nei comuni venditori di fumo che promettono edifici e appartamenti con una promessa di realizzazione a medio-lungo termine (4 - 6 anni).

Due sono i casi principali di truffa immobiliare in questo caso:
  • Hai la promessa di risparmiare un sacco di soldi, perché acquisti un appartamento con larghissimo anticipo e non a fine cantiere, per poi ritrovarti al momento della consegna di fronte ad un prezzo notevolmente più alto che negli anni ha subito variazioni anche importanti: è il caso di acquisti fatti dalle Cooperative edilizie.
  • Hai la promessa di avere l’appartamento da te scelto dopo un certo numero di anni in cambio di un acconto iniziale, per poi ritrovarti ad aspettare il momento della consegna, che in alcuni tristi casi non arriverà mai, facendoti perdere l’acconto e la fiducia negli attori del mercato immobiliare.

Detto questo, sfatiamo il mito della concezione comune secondo cui maggiore tempo a disposizione equivale a maggiore serenità. Perché, in effetti, si tratta di una vera e propria illusione.

Ma facciamo parlare i numeri.

Se avessi un anno in più di tempo per acquistare la tua casa, che differenza ci sarebbe? Quanto riusciresti a mettere da parte in questo arco di tempo?

Facciamo una supposizione ottimistica: in un anno riesci ad accumulare 10.000 €. Se così fosse, potresti ripagare un mutuo dell’importo di 100.000 € in soli 10 anni. Fantastico! Dovresti essere parecchio tranquillo! Dov’è il problema allora?

In realtà il problema, semplicemente, non esiste: la (felice) verità è che oggi stiamo assistendo a delle condizioni sui mutui per la prima casa, in particolare i tassi d’interesse, ai minimi storici.

Condizioni grazie alle quali quei 10.000 euro potresti ottenerli diversamente

Dimostriamolo!

Semplificando, il grafico mostra l’oscillazione dei tassi d’interesse principali (EURIBOR) presi come riferimento dalle banche per definire il tasso da applicare per i loro mutui.

Quelle linee parlano da sé e puoi trarre una conclusione: i tassi di interesse sono scesi fino ad oggi (in questo momento – aprile 2018 – l’EURIBOR ha addirittura valori negativi), e da oggi in poi possono solamente aumentare.

Oggi ha senso investire per una casa, perché lo fai ad un tasso che è inferiore sia rispetto al passato, sia rispetto al futuro.

Facendo un esempio numerico: alle attuali condizioni, se oggi dovessi indebitarti per 10.000 euro in più su un mutuo della durata di 30 anni, quei 10.000 euro ti costerebbero un interesse totale pari a circa 400 euro.

13 euro all’anno.

1 euro e 11 centesimi al mese.

E se dovessimo fare lo stesso calcolo per una durata inferiore, mettiamo 20 anni, la situazione non cambierebbe di oltre qualche decina di centesimi al mese.

Dunque: aspettare il momento giusto ha senso, ma solo se anche le ragioni alla base sono fondate.

È senz’altro utile allora cominciare ora: ora che hai più energia, più intraprendenza, più pazienza, rispetto a quella che avrai tra 20 o 30 anni. E, soprattutto, ora che hai più convenienza rispetto a quella che troverai tra qualche anno e che peserà sull’intero investimento.

E dunque, qual è il mutuo giusto?

Supponiamo che tu debba procedere all’acquisto di una casa: qual è il percorso che in genere fanno le coppie?

Solitamente l’acquirente parte dalle risorse a disposizione: il suo lavoro, il reddito che produce e la ricchezza accumulata.

L’idea che si fanno gli acquirenti nelle prime fasi è questa: “Se finora sono riuscito a mettere da parte (ad esempio) 30.000 € e richiedo 100.000 € di mutuo, avrò un potere d’acquisto di 130.000” (salvo poi scoprire che non ci sono sul mercato soluzioni abitative a questo prezzo, ma questa è un’altra storia).

A proposito di questo, la legge ci dice che l’importo massimo richiedibile per un mutuo non può superare l’80% del valore dell’immobile che dovrai acquistare: se la tua casa dei sogni costa 200.000 €, l’importo massimo che puoi richiedere è pari a 160.000 €.

Tuttavia non è questa la strada da intraprendere, perché non tiene in considerazione un fatto cruciale: il mutuo che tu richiedi verrà ogni mese a bussare alla tua porta per riscuotere una piccola parte di debito. In sostanza dovrai ripagarlo. Ce la farai?

Per questo devi partire dal tuo reddito mensile.

Il valore che dovresti tenere bene a mente per capire la tua capacità di spesa NON è il valore iniziale che riesci ad accumulare sommando mutuo + risparmi, quanto piuttosto il cosiddetto rapporto rata/reddito, un indicatore utilizzato dalla Banca d’Italia per capire:

  • Se sarai in grado di ripagare puntualmente le rate del mutuo
  • L’importo massimo che la banca sarà disposta a concederti
  • Se riuscirai a conciliare il pagamento della rata con tutte le altre uscite che sopporti in modo ricorrente.

Il rapporto tra la rata del mutuo e il tuo stipendio netto non può superare un valore di il 35 – 40%: significa che se il tuo stipendio netto mensile è 1.000 €, il valore massimo della rata non potrà superare 350 - 400 €).

Il motivo è che la banca deve essere sicura che tu disponga di denaro a sufficienza per vivere una volta pagata la rata del mutuo: in alternativa il rischio che tu sia insolvente sarebbe elevato e la banca potrebbe non riavere indietro il denaro prestato.

Solo ora che conosci la rata massima che riesci a pagare puoi ricavare il valore del mutuo che puoi richiedere.

A questo punto, i fattori su cui puoi agire sono due: la durata del mutuo e l’importo dello stesso. Più la durata sarà estesa, più valore potrai richiedere.

Conclusioni

E dunque, arrivati a questo punto, cosa possiamo concludere?

Concludiamo facendo questa considerazione: il momento migliore per investire, per indebitarti è oggi!

Sembra brutto da dire, ma è così.

Abbiamo smontato tutte le ragioni per cui sarebbe preferibile aspettare: aspettare significa pagare di più, significa portarsi dietro un pesante macigno oltre il momento in cui l’età e gli stati d’animo non vorranno più sopportarlo.

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